gallo vattene!

gallo vattene!


sabato 24 maggio 2008

L'ultima sfida.

Montevarchi,Rimini,Mantova,,Casalserugo,Quinto.

Non sono dei nomi qualunque disposti in modo irrazionale.

Per tutti i veri tifosi sandonatesi rappresentano delle città,delle date, delle partite memorabili.

Un’alternanza di emozioni,di senzazioni,di lacrime:qualche volta espressione di vittoria,altre volte di profonda delusione e di sconforto.

Ma la Storia è fatta così. Chi vuole viverla da protagonisti è consapevole che spesso gli verrà chiesto di decidersi il proprio futuro e il proprio destino in una sola giornata,in un pomeriggio. In Novanta minuti.

Quella di domani è l’ennesima prova che la Storia biancoceleste deve affrontare.

Non conta più niente. Ciò che conta è solo il risultato finale.

I vari Gallo,Ciavarella,Salviato sono esperienze passate. Le mille difficoltà fanno ormai parte del bagaglio emotivo. Le incredibili vittorie al novantesimo sono rinchiuse all’interno dei calendari.

Tutto questo non conta più niente.

Conta il domani. L’impegno rifuso nel campo,la grinta scaricata contro l’avversario,la concentrazione,l’orgoglio di indossare quella Maglia.

Conta esserci. Esserci per l’Ac Sandonà 1922. Per la nostra storia. Per tutti Noi che non abbiamo mai mollato in questi anni bui. Per tutti noi che siamo andati ovunque a testa alta. Per i ragazzi della New Generation, per i veterani dei Caimani,per chi come Noi ha fatto dell’essere ultras una filosofia di vita.

Conta tifare. Per questi splendidi ragazzi che hanno dimostrato quanto valga la forza del gruppo. Per Mister Bellocci che ha promesso su sua figlia che questa squadra si dovrà salvare. Per tutti coloro che su questo gruppo hanno scommesso nonostante fosse più facile criticare e remare contro corrente.

Ragazzi siamo pronti?

Su la sciarpa e buttiamoci nella mischia.

Vince sempre chi più a lungo ci crede e più a lungo sa patir.

Non dimenticatelo.


sabato 17 maggio 2008

Montecchio


L’incredibile campionato del Sandonà non poteva certo terminare domenica nello spareggio contro la Sanvitese.

Nient’affatto. Così era troppo bello perché troppo facile. Un po’ come la pubblicità del “ti piace vincere facile”. Pensiamoci bene:dopo tutto quello che abbiamo passato quest’anno,era possibile ottenere la salvezza in uno spareggio? Suvvia,non scherziamo.

Abbiamo visto dei compagni di squadra mettersi le mani addosso.
Abbiamo preso quattro gol uno più imbarazzante dell'altro.
Praticamente non siamo nemmeno mai scesi in campo.
Siamo l'Ac Sandonà 1922,e la nostra Storia ci insegna che per noi nulla è stato facile.

Ed eccoci qui a preparare l’ennesima trasferta. L’ultima trasferta di un anno maledetto,di un campionato che sembra essere cominciato cinque,sei,dieci anni fa e che solo ora volge al termine.

Sarà salvezza o triste ritorno in Eccellenza?

Il nostro avversario sarà il Montecchio. Giusto per far capire che queste due partite saranno una vera e propria scalata:si sale verso la gloria oppure si scivola nel baratro della disperazione e del rimpianto.

Tre ingredienti per affrontare questa scalata:coraggio,testa e cuore.

Coraggio perché nessuna grande impresa è stata compiuta senza ardore. Un coraggio che non deve portare a sottovalutare l’avversario e i pericoli che ci possono capitare.

Testa. L’ha ripetuto anche il mister Bellocci. A questo Sandonà in molte occasioni viene a mancare la testa:quell’ingrediente che ti fa ragionare su ciò che si sta facendo,quella lucidità che ti fa capire e percepire la realtà.

E infine una buona dose di cuore, di generosità,di impeto che,senza travolgere la necessaria lucidità, ti stimolano a sopportare la fatica e ad affrontare l’avversario con maggior determinazione.

Solo con questi tre ingredienti riusciremo nell’impresa.

Forza ragazzi,noi ci crediamo.



giovedì 8 maggio 2008

Armata biancoceleste.
Tutti a Sacile.
Per la battaglia finale.