Montevarchi,Rimini,Mantova,,Casalserugo,Quinto.
Non sono dei nomi qualunque disposti in modo irrazionale.
Per tutti i veri tifosi sandonatesi rappresentano delle città,delle date, delle partite memorabili.
Un’alternanza di emozioni,di senzazioni,di lacrime:qualche volta espressione di vittoria,altre volte di profonda delusione e di sconforto.
Ma la Storia è fatta così. Chi vuole viverla da protagonisti è consapevole che spesso gli verrà chiesto di decidersi il proprio futuro e il proprio destino in una sola giornata,in un pomeriggio. In Novanta minuti.
Quella di domani è l’ennesima prova che la Storia biancoceleste deve affrontare.
Non conta più niente. Ciò che conta è solo il risultato finale.
I vari Gallo,Ciavarella,Salviato sono esperienze passate. Le mille difficoltà fanno ormai parte del bagaglio emotivo. Le incredibili vittorie al novantesimo sono rinchiuse all’interno dei calendari.
Tutto questo non conta più niente.
Conta il domani. L’impegno rifuso nel campo,la grinta scaricata contro l’avversario,la concentrazione,l’orgoglio di indossare quella Maglia.
Conta esserci. Esserci per l’Ac Sandonà 1922. Per la nostra storia. Per tutti Noi che non abbiamo mai mollato in questi anni bui. Per tutti noi che siamo andati ovunque a testa alta. Per i ragazzi della New Generation, per i veterani dei Caimani,per chi come Noi ha fatto dell’essere ultras una filosofia di vita.
Conta tifare. Per questi splendidi ragazzi che hanno dimostrato quanto valga la forza del gruppo. Per Mister Bellocci che ha promesso su sua figlia che questa squadra si dovrà salvare. Per tutti coloro che su questo gruppo hanno scommesso nonostante fosse più facile criticare e remare contro corrente.
Ragazzi siamo pronti?
Su la sciarpa e buttiamoci nella mischia.
Vince sempre chi più a lungo ci crede e più a lungo sa patir.
Non dimenticatelo.